RICERCARE

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Venerdì 5 luglio, ore 21.00
GOETHE-INSTITUT Rom | Auditorium
CONCERTO - opere di MARCO MOMI, LUIGI NONO, MARCO STROPPA
ERIK BERTSCH pianoforte, MARCO STROPPA live electronics

MARCO MOMI
Almost Close (2015)
I – Polpa (errante, vorace e intimo)
II – Unghia (giocoso graffio profondo)
per pianoforte e trasduttori

LUIGI NONO
...sofferte onde serene... (1976)
per pianoforte e nastro magnetico

MARCO STROPPA
da Traiettoria (1982–84):
Traiettoria...deviata
per pianoforte e suoni generati dal computer

MARCO STROPPA
Dialoghi (1983)
per pianoforte e suoni generati dal computer


ERIK BERTSCH pianoforte
MARCO STROPPA live electronics e regia del suono

 

MARCO MOMI
Almost Close (2015) per pianoforte e trasduttori
Almost Close per pianoforte e trasduttori è l’ultimo pezzo della serie Almost. La raccolta affronta la prossemica dell’autorialità tra localizzazioni stilistiche e frizioni con l’attuale (Almost Nowhere– Nowhen) e tra memoria e corpo (Almost Requiem– Close). Almost Close si divide in due parti (Polpa e Unghia) che fungono originariamente da intermezzi intimi tra gli altri brani della serie che sono per ensemble. La voce del pianoforte è comunque ibrida: le corde vocali sono bioniche e le corde dello strumento danno voce anche all’elettronica attraverso i trasduttori.

LUIGI NONO
...sofferte onde serene... (1986) per pianoforte e nastro magnetico

Mentre si approfondisce sia l’amicizia con Pollini, che la stupefatta coscienza mia per il suo pianismo, un duro vento di morte spazzò “l’infinito sorriso delle onde” nella famiglia mia e in quella dei Pollini. Questa comunanza ci accomunò ancor più nella tristezza dell’infinito sorriso di ...sofferte onde serene... [...] E la vita vi continua nella sofferta e serena necessità dell’“equilibrio del profondo interiore”. Pollini, pianoforte dal vivo, si amplia con Pollini, pianoforte elaborato e composto su nastro. Non contra-stante né contra-punto. Ne risultano due piani acustici, che spesso ‘con-fondono’, annullando l’estraneità meccanica del nastro. Tra essi due sono stati studiati rapporti di formazione del suono. Compreso l’uso delle vibrazioni dei colpi di pedale, forse particolari risonanze “nel profondo interiore”. Non ‘episodi’ che si esauriscono nella successione, ma ‘memorie’ e ‘presenze’ che si sovrappongono, in quanto memorie, in quanto presenze che si con-fondono, esse sì, con le “onde serene”. Luigi Nono


MARCO STROPPA
da Traiettoria (1982–84): Traiettoria...deviata per pianoforte e suoni generati dal computer

Traiettoria è un lavoro misto, che consente un incontro intimo tra un pianoforte e suoni elettronici prodotti da un computer. Con quest'opera Marco Stroppa ci permette di entrare all'interno del suono attraverso una doppia esplorazione: quella dei suoni sintetici attraverso concetti strumentali, e viceversa quella dell'universo strumentale attraverso concetti frutto di ricerche in acustica e informatica musicale. Per consentire un'interpretazione concertistica Stroppa inventa anche una specifica notazione, ma anche tecniche di scrittura comuni ad entrambi gli universi, capace di spiegare un concetto chiave al centro del processo compositivo.
(da Vincent Tiffon in: https://brahms.ircam.fr/en/analyses/traiettoria/)

LUIGI NONO (Venezia 1924-1990)
Nel 1941 conobbe Malipiero, compositore che gli «aprì tutti gli orizzonti della musica», grazie al quale nel 1946 entrò in contatto con Maderna e nel 1948 con Scherchen. Nel 1950 iniziò a frequentare gli Internationale Ferienkurse für Neue Musik di Darmstadt e si rafforzò la necessità di dover esprimere attraverso l’arte le sfaccettate contraddizioni del proprio tempo. (…) La ricerca di realtà sonore inaudite è alla base dell’ultima produzione di Nono che, lontana dall’essere apolitica o disimpegnata, proietta l’ideale di un’arte tanto umana quanto impegnata nelle sfere interiori dell’“indicibile”, uno dei temi tra i più cari all’ultimo Nono, insieme a quello dell’“utopia”. (da Fondazione Luigi Nono e Dizionario Biografico degli Italiani Treccani, Angela Ida De Benedictis, https://www.luiginono.it/luigi-nono/biografia/)

ERIK BERTSCH
Pianista italiano di origini olandesi, si dedica con curiosità e spirito di ricerca al repertorio contemporaneo, collaborando con importanti compositori dei nostri giorni. Nel 2020 Kairos pubblica il suo disco d’esordio dedicato al Primo Libro delle Miniature Estrose di M. Stroppa che riceve apprezzamento dalla critica internazionale; di recente pubblicazione l’incisione dell’integrale dell’opera pianistica di G. Benjamin, Piano Classics 2024. Ha tenuto concerti per Milano Musica, Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Accademia Filarmonica Romana, Traiettorie di Parma, Cambridge Festival, Société de Musique Contemporaine du Québec... In numerose occasioni suona in diretta per Radio3.

MARCO STROPPA (Verona, 1959)
Compositore, ricercatore e docente. Dopo gli studi di Pianoforte, Composizione e Musica Elettronica, prosegue la ricerca in Informatica, Psicologia Cognitiva e Intelligenza Artificiale presso il MIT. Nel 1982 P. Boulez lo invita all'Ircam; un sodalizio ininterrotto, fondamentale per la sua crescita musicale. Nel 1986 P. Eötvös lo invitò a fondare il corso di composizione e computer music al Festival Bartók. Professore di composizione alla HMDK di Stoccarda dal 1999. Spesso articolato in cicli tematici, il suo lavoro è ispirato da lettura di testi poetici e mitologici, impegno in questioni ecologiche, socio-politiche e studi etnomusicologici. Principale ambito di ricerca è il controllo intelligente della sintesi sonora, che ha portato alla realizzazione di OMChroma e OMChant.