Il programma generazionale è all’ordine del giorno di ogni riflessione di politica sociale. Le esigenze di rinnovamento del mercato del lavoro e delle modalità relazionali sempre più agili e improntate sulla disponibilità, spesso provocano un affievolimento della cultura dell’ascolto tra generazioni. I contenuti non sempre viaggiano nello stesso contenitore, talvolta il contatto con l’esperienza delle generazioni che ci precedono esige l’adozione di temporalità da mondo analogico piuttosto che digitale. Il concerto propone tre possibili ponti generazionali realizzatisi in tre dei luoghi dell’Europa che si parla. Dal Bruno Maderna tedesco dei Ferienkurse für Neue Music di Darmstadt nasce Wolfgang Rihm, così come Fausto Romitelli sorge dalla Parigi di Gerard Grisey e dell’Ircam, mentre Malin Bång riprende l’elettronica baltica amata dallo stesso Romitelli. A Pasquale Punzo giunge il ponte di più recente costruzione che parte dal cuore italiano (Roma) di Ivan Fedele. Il dialogo, che talvolta diventa doppio monologo, e la cultura dell’omaggio, vivono nel tempo lento domenicale, periferico rispetto alla reperibilità che slaccia i legami coi maestri.
BRUNO MADERNA
Dialodia (1971–1972)
per flauto e clarinetto
WOLFGANG RIHM
Duomonolog (1986–1989)
per violino e violoncello
IVAN FEDELE
Donax (1992)
per flauto
MALIN BÅNG
purfling (2012)
per violino ed elettronica
PASQUALE PUNZO
New Piece (2024)*
per flauto, clarinetto, violino e violoncello ed elettronica
GÈRARD GRISEY
Charme (1969)
per clarinetto
FAUSTO ROMITELLI
Domeniche alla periferia dell’impero
Prima Domenica (1996–1997)
Seconda Domenica: Omaggio a Gérard Grisey (2000)
per flauto, clarinetto, violino e violoncello amplificati
* prima assoluta
OPIFICIO SONORO
ANDREA BIAGINI flauti
RAFFAELLA PALUMBO clarinetti
SARA MAZZAROTTO violino
STEFANO BRUNO violoncello
MARCO MOMI direzione
BRUNO MADERNA (1920-1973)
Compositore e direttore d’orchestra. Fondamentale per la sua formazione è stato l'incontro col direttore d'orchestra tedesco Hermann Scherchen nel 1948. Fu Scherchen a introdurlo alle composizioni della Seconda scuola di Vienna (Schönberg, Berg, Webern), il che fu determinante nel produrre una svolta modernista nella sua poetica. Negli stessi anni iniziò la sua carriera di direttore d'orchestra che si svolse sotto l'insegna di un eclettismo programmatico, in cui la giustapposizione di autori cronologicamente lontani – quali Monteverdi, Gabrieli, Mozart, affiancati ai rappresentanti delle sperimentazioni più recenti – faceva parte di un disegno di sensibilizzazione e trasmissione del patrimonio musicale, che vedeva proprio nell'affiancamento tra repertori nuovi e antichi la chiave per avvicinare il pubblico alla musica contemporanea.
WOLFGANG RIHM (1952)
Compositore molto prolifico, ha all'attivo centinaia di brani completati, buona parte dei quali devono ancora essere registrati; non considera mai un lavoro come terminato, molto spesso rivedendo anni dopo le sue partiture, apportandovi delle modifiche anche consistenti (un esempio: Ins Offene... (1990); la riscrisse quasi del tutto nel ‘92, riutilizzandola, poi, come base per il concerto per pianoforte Sphere (1994), che a sua volta è stato da lui rielaborato per Nachstudie (1994), un lavoro pianistico al quale mise ancora mano nel 2002 per scrivere, prima Nachstudie, Sphäre nach Studie per arpa, 2 contrabbassi, pianoforte e percussioni, poi Sphäre um Sphäre, intesa come una nuova versione di Sphere).
IVAN FEDELE (1953)
Nato a Lecce nel 1953, ha compiuto gli studi pianistici con B. Canino, V. Vitale e I. Deckers e di composizione con R. Dionisi, A. Corghi e F. Donatoni. Suoi docenti alla Facoltà di Filosofia dell’Università di Milano sono stati, tra gli altri, E. Paci, L. Geymonat, R. Mangione e R. Cantoni. Figlio di un matematico, deve all’insegnamento del padre la passione per questa disciplina che lo accompagnerà in diverse importanti ricerche compositive come, per esempio, l’approfondimento e l’applicazione del concetto di “spazializzazione”, la formulazione di una “libreria” di procedure creative e la definizione di un prototipo di “sintetizzatore granulare” guidato nella realizzazione della parte elettronica di Richiamo (per ottoni, percussioni e dispositivo informatico - IRCAM 1993).
PASQUALE PUNZO (1987)
Compositore, ha studiato pianoforte al Conservatorio “San Pietro a Majella” di Napoli dove si è diplomato con il massimo dei voti conseguendo successivamente con lode anche il Biennio Specialistico di II livello in Discipline Musicali ad indirizzo pianistico. Contemporaneamente ha studiato composizione con Giancarlo Turaccio, diplomandosi con il massimo dei voti e la lode. La sua formazione è proseguita prima con Azio Corghi e Mauro Bonifacio presso l’Accademia Filarmonica di Bologna e, dal Novembre 2020, all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia sotto la guida di Ivan Fedele (Composizione) e Michelangelo Lupone (Musica elettronica).
GÈRARD GRISEY (1946-1998)
Compie i suoi studi al conservatorio di Trossingen in Germania, al conservatorio superiore di Parigi, allievo di Olivier Messiaen e presso l'École normale de musique di Parigi, sotto la guida di Henri Dutilleux. Ha inoltre seguito i seminari di Karlheinz Stockhausen, György Ligeti e Iannis Xenakis a Darmstadt (1972), ed ha studiato la musica elettroacustica con Jean-Etienne Marie e con Émile Leipp presso l'università di Jussieu. Vincitore del Prix de Rome, è stato borsista presso la Villa Medici a Roma dal 1972 al 1974, nonché presso l'"IRCAM" a Parigi. Negli anni settanta è stato tra i fondatori dell'Ensemble l'Itinéraire, gruppo strumentale tuttora attivo che ha contribuito alla creazione di numerosissime pagine di autori internazionali.
FAUSTO ROMITELLI (1963-2004)
Si è diplomato in composizione al Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano, frequentando successivamente i corsi di perfezionamento all’Accademia Chigiana di Siena e alla Scuola Civica di Milano. Nel 1991 si è trasferito a Parigi per studiare le nuove tecnologie al “Cursus d’Informatique Musicale” dell’Ircam, istituto con il quale ha collaborato dal 1993 al 1995 come “compositeur en recherche”. La sua attenzione si è rivolta alle più importanti esperienze musicali europee (in particolare, György Ligeti e Giacinto Scelsi), ma la sua principale fonte di ispirazione è stata la musica francese spettrale, in particolare Hugues Dufourt e Gérard Grisey, al quale è dedicato il secondo brano del ciclo Domeniche alla periferia dell’Impero (1995-1996, 2000).
OPIFICIO SONORO
Ensemble di riferimento del Festival Orizzonti (Fondazione Perugia Musica Classica), Opificio Sonoro è stato ospite di residenze artistiche presso Tempo Reale a Firenze e il Mattatoio di Roma. Sue produzioni sono state accolte da Nuova Consonanza (Roma), Spazio Musica (Cagliari), Musica del XXI secolo (Mantova), Festival della Piana del Cavaliere, Istituto Italiano di Cultura di Lima (Perù), Trame Sonore (Mantova). La produzione video Musica Picta è stata premiata dal Ministero degli Esteri; il documentario Promenade Sciarrino è stato premiato al PerSo Film Festival e trasmesso da Rai5. Ha registrato il CD “Chamber Music” con opere di Sciarrino per Brilliant Classics.