"L'atto compositivo come definizione di uno spazio d'ascolto." Partendo dalla poetica musicale del compositore, il laboratorio nasce come strumento di avvicinamento alle pratiche sonore. È aperto a tutti i livelli di preparazione, permettendo a musicisti, ricercatori di altri ambiti artistici o interessati alla musica di accedere alle prassi sonore contemporanee. Attività di ascolto profondo, esplorazione della materia vibrazionale, pratica corporea e strumentale, aspetti drammaturgici del suono e delle forme contemporanee. La prima parte del laboratorio si svilupperà sull'atto creativo e il suo legame con il quotidiano: ascolto e scrittura come pratiche di consapevolezza. L’esperienza personale del compositore manifestata attraverso esercizi di creazione sonora, riflessioni sulla poetica dello spazio, sull'evento sonoro come corpo scenico, e come medium di movimento. Una condivisione che porti a nutrire il processo performativo, intellettuale e spirituale. La seconda parte si concentrerà sulla ricerca personale del compositore, la definizione individuale di creazione, l’idea di tecnologia organica e l’approccio interdisciplinare che coinvolge arti visive e poesia, raccolte in una personale idea di "drammaturgia della vibrazione".


MARCO DE MARTINO
Compositore. Lega le qualità drammaturgiche del suono alla poesia, all’esplorazione strumentale la natura vibratoria di materiale povero. Si concentra oggi sul rapporto tra spazio d'esecuzione e creazione di fonti installativo-sonore, per un’idea di teatro vibratorio fatto di suoni-presenza. La ricerca si alimenta del rapporto con le pratiche di consapevolezza e ascolto, e della didattica del suono come veicolo narrativo e di apertura alle altre arti. Insegna in seminari, laboratori e scuole l’utilizzo delle tecnologie musicali e la composizione. È co-direttore artistico dello studio Avidi Lumi, con cui ha diretto nel 2022 “rassegna”, per la Regione Lazio e collaboratore del Centro Ricerche Musicali di Roma.