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© Cristina Marx © Cristina Marx

Venerdì 15 luglio, ore 20:45
GOETHE-INSTITUT | Auditorium
Performance del TRIO ABDELNOUR
CHRISTINE ABDELNOUR sax, KATHARINA ERNST percussioni, AMI YAMASAKI voce

Biglietto intero € 10
Biglietto ridotto € 7 (< 26, >65, DSA)

Con il patrocinio dell’Istituto Giapponese di Cultura in Roma
In collaborazione con il Conservatorio di Musica di Latina "Ottorino Respighi" - Link: Forme del suono 2022

Christine Abdelnour, Ami Yamasaki e Katharina Ernst si sono incontrate sul palco dell'Unlimited Festival a Wels, Austria, nel 2019. La loro performance è caratterizzata dai rispettivi ambiti di lavoro artistico: Christine ha sviluppato un linguaggio personale unico producendo, con uno strumento puramente acustico, suoni vicini alla musica elettroacustica. Tratta il suono come un materiale malleabile, dalla tessitura ricca, che combina con il respiro, il silenzio e innumerevoli distorsioni acustiche. Ami dialoga con lo spazio utilizzando la tecnica di ecolocazione. La sua voce primordiale coinvolge gli ascoltatori, rendendoli complici. Le percussioni di Katharina evolvono concentrandosi intorno a strutture polimetriche dispari e strutture caotiche. Il suo lavoro è in parte puntualmente scritto e in parte estremamente improvvisato, trasgredendo così i territori della musica, delle belle arti e della coreografia. In questo incontro le tre artiste uniscono le forze in modo giocoso e spontaneo, creando momenti di percezione condivisi con il pubblico.

CHRISTINE ABDELNOUR sax
KATHARINA ERNST percussioni
AMI YAMASAKI voce

 

CHRISTINE ABDELNOUR (LI-F) 
Dopo aver scoperto la musica improvvisata nel 1997, ha iniziato come autodidatta la sperimentazione sonora usando il sassofono contralto. Ha sviluppato un linguaggio personale utilizzando tecniche estese e schemi complessi di emissione del suono, esplorando gli aspetti microtonali del sassofono e toni sovracuti. Impiega tecniche di "tonguing", respirazione continua, effetti speciali ottenuti con lingua, gola, labbra e suoni ottenuti dalla campana dello strumento. Lontano da qualsiasi effetto narrativo, la sua musica esplora la relazione tra l'ascolto e i concetti di percezione, tempo e spazio. Ha pubblicato più di dieci CD e ha collaborato con progetti di arte visiva, danza, letteratura, poesia e di musica concreta, elettronica, rock e free jazz. Ha effettuato tour internazionali con Andy Moor, Magda Mayas, Pascal Battus, Andrea Neumann, Bonnie Jones, Raymond Strid, Sven-Ake Johansson, Chris Corsano, Mazen Kerbaj e altri.

KATHARINA ERNST (A)
Artista residente a Berlino, ha iniziato a suonare le percussioni a nove anni, con un'attenzione particolare alle strutture dispari e polimetriche. Ha studiato Pittura Astratta all'Accademia di Belle Arti di Vienna e contemporaneamente ha partecipato a tour mondiali in ambiti musicali e performativi. Ha vissuto otto anni in Francia prima di trasferirsi definitivamente in Germania. Ha pubblicato numerosi album con diversi progetti e ultimamente composizioni per Ensemble di musica contemporanea (Black Page Orchestra, 2020), compagnie di danza (Kate McIntosh, 2020/21) e teatro (Deutsches Theater, 2021). Nel suo lavoro pone enfasi nell'attraversare i diversi ambiti artistici, celebrando una nozione ibrida del termine "composizione".

AMI YAMASAKI (J)
Artista vocale e visiva, utilizza un metodo simile all'ecolocazione per riconoscere lo spazio, trasformandolo tramite un tipo di ombreggiatura acustica. Tramite la performance e le installazioni si interroga su come il mondo sia creato. Questa ricerca sorge dal suo interesse per la fisica quantistica e dalla sua collaborazione con scienziati di quest'mbito. E' stata membro dell'Asian Cultural Council (2017) e del Japan Foundation Asia Center (2018). Recentemente i suoi lavori sono stati presentati a: Etouchi International Art Festival (2019), "WAYS OF TELLING" (Tokyo Shibuya Koen-dori Gallery, 2021), "Christian Marclay: Found in Odawara"(Enoura Observatory, 2021) e "JAPAN. BODY_PERFORM_LIVE" (Padiglione d'Arte Contemporanea, Italy, 2022)