DIE LETZTE SAU (L’ULTIMA SCROFA)

© Drei-freunde Filmverleih 2016 © Drei-freunde Filmverleih 2016

Giovedì 8 luglio, ore 21.00
GOETHE-INSTITUT Rom | Giardino Alto
Film - regia di ARON LEHMAN (2016), 86 min
a cura del Goethe-Institut - Selezione a cura di Carmen Hof 

Ingresso gratuito

Die letze Sau (L’ultima scrofa)
The last pig (titolo internazionale)
Regia: Aron Lehmann, 86 minuti, Germania 2016

Sono giorni neri per Huber, giovane allevatore di maiali. La sua fattoria è vicina al fallimento. L'agricoltura su piccola scala non può più competere con le grandi industrie agricole. Quando un meteorite precipita dal cielo, distruggendo la sua fattoria, Huber si ritrova a non avere più nulla, tranne un'ultima scrofa. Assieme al maiale, Huber lascia le rovine che un tempo erano la sua azienda agricola e inizia una vita da senzatetto, vagabondo e indiano. Questa vita gli piace. Si trasforma in un ribelle che, viaggiando, incontra persone con un destino simile. Piccoli protagonisti, distrutti da grandi colossi. Per difendere i loro interessi, Huber decide di opporre resistenza diventando un simbolo di sovversione e libertà. Il giovane fa ciò che ritiene giusto. Perché in un mondo in cui una persona sana, laboriosa e onesta non è più in grado di provvedere a sé, qualcosa non sta funzionando come dovrebbe. Il suo messaggio: così non si può andare avanti! E ha ragione.

ARON LEHMAN (Wuppertal, 1981)
Cresce vicino al cratere meteoritico di Nördlingen, in Baviera settentrionale. Studia presso l’Accademia di Cinema e Televisione Konrad Wolf a Potsdam-Babelsberge completa il corso di regia con Andreas Kleinert. Dopo numerosi cortometraggi, Lehmann presenta al Festival del cinema di Monaco di Baviera nel 2012 il suo primo lungometraggio: Kohlhaas oder Die Verhältnismäßigkeit der Mittel, folle riduzione cinematografica del dramma storico Michael Kohlhaas. Il film ottiene numerosi premi, tra cui il Filmkunstpreis al Festival del cinema tedesco di Ludwigshafen, il Premio del pubblico al Festival del cinema Max-Ophüls e il Premio per il miglior ensemble al Deutscher Schauspielerpreis.