DILATAZIONI

© M. Iacobucci © M. Iacobucci

Sabato 10 luglio, ore 20.00
GOETHE-INSTITUT Rom | Giardino Basso
Improvvisi di Live Set a cura di ANACLETO VITOLO compositore, DJ  
Concerto/installazione con Olofoni - Musica acusmatica di autori internazionali

Biglietto unico € 5 (include la visione dei video musicali alle 21.15)

ANACLETO VITOLO Ametista Live Set

L'ametista è una varietà viola di quarzo: le impurità che sono al suo interno si creano tramite complesse modificazioni del reticolo cristallino e il suo colore deriva dalla sostituzione del ferro trivalente al silicio per irraggiamento. La performance prende il nome dal minerale proprio per via delle sue impurità sonore, che generano trame composite che ne caratterizzano l’architettura. Strumenti acustici quali percussioni, fiati, pianoforte ed archi vengono manipolati e si fondono con i suoni di sintesi e i field recordings, delineando un paesaggio sonoro organico in cui il suono digitale diventa tutt’uno con il materiale acustico in un’aggregazione che richiama la struttura cristallina del minerale.

A seguire:
DIRK REITH Scattered Voices 3.47
LORENZO PANDOLFI Fight or Flight
PIETRO MEQUIOThe Dyson Sphere
RICCARDO ANCONA Deflussi
DARIO FELLI Disclosure
THOMAS GERWIN Alchemic Process VI - materia prima

Scattered Voices 3.47, 3:47
"Scattered Voices 3.47" è una composizione realizzata con strumentazione analogica e ibrida. In questo breve pezzo, Reith tenta di generare suoni tramite sintesi "additiva", che associa dei discorsi tramite le loro sonorità. Tramite "transizioni permanenti", i suoni dei discorsi perdono la loro sonorità verso la fine del brano. Ciò che rimane è solo il ritmo del deiscorso parlato, che porta a una sorta di solo di batteria.

Fight or Flight, 6:26
Composizione acusmatica ispirata dal concetto psicologico del “combatti o fuggi” (Fight or Flight), una risposta che viene attivata quando l’essere umano fronteggia una minaccia per la sua sopravvivenza

The Dyson Sphere, 6:34
La stesura di pezzo è ispirata dalla misteriosa Sfera di Dyson, e cioè l'utopica armatura sferica che, installata attorno ad una stella, permetterebbe di catturarne l'energia senza dispersione alcuna. E meditando su questo artefatto fantastico, immaginandolo in funzione, fingendo di guardarlo nello spazio mentre cattura l'energia di una stella, ci si immerge in un flusso energetico di suggestioni e sensazioni che genera i timbri e la forma di questo brano.

Deflussi, 7:16
Brevi frammenti dal violino elettrico di Ranjith Hegde sono ricombinati attraverso elaborazioni elettroacustiche e tecniche contrappuntistiche. Pochi secondi di gesti estemporanei si dispiegano sotto forma di gruppi spettrali che defluiscono l’uno nell’altro, deformando le proprie caratteristiche materiali. L’idea di continua trasformazione, ispirata dall’alchimia rinascimentale, costituisce il principio formale di questa composizione; tuttavia, in conflitto col concetto di “distillazione del suono”, permane sempre un carattere residuale distintamente umano. Tanto la grana del tessuto sonoro quanto il carattere d’intenzionalità dei profili energetici attraverso cui si propaga, manifestano una materialità irriducibile, che resiste alla trasformazione e al contempo ne regola i processi. Perciò Deflussi rappresenta una ricerca non soltanto indirizzata alle infinite trasmutazioni timbriche della sorgente originaria, quanto piuttosto un tentativo di investigare fino a che punto il gesto strumentale riesce a imporsi come traccia dell’arbitrio umano anche quando subisce violenti mutamenti.

Disclosure, 6:13
Durante il processo creativo, inteso come pratica di tradurre le idee in forme tangibili, l'artista si sposta continuamente tra il mondo delle idee e il mondo della materia. L'artista salta dentro e fuori questi due domini opposti per produrre un'opera d'arte. Questo pezzo funziona come un contenitore per una raccolta di comportamenti e relazioni tra due regni, mostrando come la loro apparente separazione diventa un'unità mentre l'artista cade nel processo e maschera i confini di questi territori.

Alchemic Process VI - materia prima, 9:14
In alchimia la materia prima è la materia primordiale dell'inizio assoluto, da cui i quattro elementi si generano per estrazione di caratteristiche (caldo, freddo, umido, secco): questi formano le cose e gli esseri del mondo combinandosi in molteplici modi. Nell'esaminazione sonoro-artistica dei principi dell'alchimia, Gerwin individua nel "crepitio" la materia prima della musique concréte. Il "crepitio" è la rappresentazione sonora del più elevato stato di energia, in cui i quattro elementi si sviluppano, convergono e mutano in nuove entità. Senza limitazioni o equilibrio energetico, il crepitio, come forma di energia più alta, tende a mutare nello stato più basso di energia: rumore bianco - "come in alto, così in basso". Il brano stesso rappresenta un processo alchemico, durante il quale le più diverse trasformazioni accadono nell'atto di comporre.

 

ANACLETO VITOLO
Anacleto Vitolo A.K.A. AV-K / K.lust è parte dei collettivi X(i)NEON e Internos. Nasce il 2 Agosto 1985 a Battipaglia (SA). Si laurea in Musica elettronica al Conservatorio di Salerno. È opening act per diversi artisti della scena italiana e internazionale; nel 2013 firma un contratto di pubblicazione con FatCat rec. Nel 2015 prende parte al MiRA festival di Barcellona, a nome AV-K, condividendo lo stage con nomi de calibro di Andy Stott, Ben Frost, Richard Devine, Prefuse 73, Nosaj Thing e molti altri. Collabora con diversi artisti del panorama italiano ed internazionale sia come musicista che come mastering engineer per AV-K studio. Ha all’attivo diverse collaborazioni e release.

DIRK REITH
Compositore e musicologo, è professore in composizione alla Università delle Arti di Folkwang a Essen e cofondatore del GNMR (Società per la nuova musica della Ruhr). Dal 1974 al 1976 ha studiato a Utrecht con G.M. Koenig. Reith compone prevalentemente in relazione agli strumenti meccanici e all'elettronica e progetti multimediali da palco nell'ambito della composizione algoritmica. È direttore artistico dell'ICEM (Istituto per la computer music e media elettronici) e fondatore del festival internazionale per computer music e arti mediali EX MACHINA a Essen.

LORENZO PANDOLFI
Ha studiato Musica Elettronica e Composizione Audiovisiva con Alessandro Cipriani e Valerio Murat. Interessato all’integrazione tra diversi media e linguaggi, porta avanti la sua ricerca artistica sperimentando con diversi strumenti, spinto dalla curiosità verso le nuove tecnologie ma consapevole della bellezza prodotta da quelle tradizionali.

PIETRO MEQUIO
Studia musica dall'età di circa 8 anni. Nel percorso di studi ed esperienze personali crede di aver capito che la musica, intesa come vibrazione di materia e spirito, è alla base dell'esistente; la natura è fatta di musica, le relazioni interpersonali sono fatte di musica. Il conservatorio di Frosinone, in cui studia da circa cinque anni, gli permette di provare ad acquisire le conoscenze e gli strumenti per tradurre in composizioni audiovisive e brani questa visione dell'arte.

RICCARDO ANCONA
Ha studiato al Centro di Ricerca ed Elaborazione Audiovisiva, investigando le potenzialità della programmazione testuale per l’improvvisazione musicale. Attualmente si occupa di divulgazione della storia della musica elettroacustica e sta svolgendo un biennio di ricerca all’Institute of Sonology (Den Haag), dove conduce un’indagine sulla percezione della materialità del suono. Lavora come compositore e interprete realizzando live electronics, musiche per spettacoli teatrali, installazioni e composizioni acusmatiche.

DARIO FELLI
Nato a Sassari nel 1992 ha avviato la sua pratica musicale in giovane età. Nel 2012 studia Sound Engineering al SAE Institute Amsterdam. Nel 2016 apre con altri compositori, musicisti e ingegneri del suono, Pyramid Produzioni. Nel 2019 si diploma in Musica Elettronica del Conservatorio Licinio Refice di Frosinone. Nel 2017, incontra il regista Robert Wilson con cui collabora ancora oggi in qualità di sound designer. Successivamente si dedica quasi esclusivamente all’attività di sound designer in ambito teatrale.

THOMAS GERWIN
Compositore, artista musicale, curatore e musicologo, ha studiato chitarra e flauto accanto a linguistica, filosofia e storia dell'arte. Cofondatore del gruppo artistico Art Wave Ensembe e presidente dal 1993 al 1997 della DEGEM (Società Tedesca per la Musica Elettroacustica), nel 1994 ha fondato il WFAE (World Forum for Acoustic Ecology) ed è stato nel 2003 direttore dell' IfmK (Istituto per l'arte multisensoriale). Dal 2006 al 2010 è stato presidente della Società berlinese per la nuova musica (BGNM).