Ingresso gratuito
Studi sulla sezione aurea nei Giardini del Goethe-Institut Rom
Percepisco una particolare armonia passeggiando nei giardini del Goethe, e alcune loro geometrie mi incuriosiscono da anni. La tematica di ArteScienza 2021, e le ultime ricerche personali sui moti che si avviluppano mi hanno sollecitato a ricercarne le ragioni. Gli studi geometrico-numerici, condotti negli ultimi mesi sulla parte bassa del giardino, hanno dato fondatezza all'intuito: il codice aureo vi trova infatti applicazione. Il codice, però, non cristallizza la natura e gli elementi del giardino ma li fa dialogare tra di loro, in un moto fluttuante e non rigidamente concluso. Nelle molteplici configurazioni indagate, le traiettorie e i punti particolari generati dalla spirale aurea coincidono con allineamenti o evidenziano aree del giardino e vi trova posto perfino l'Uomo Vitruviano. E il risultato non è riconducibile ad una mera somma delle parti, ma all'equilibrio che si instaura tra di esse. Il progetto dell'allestimento per Artescienza articola l'idea di un centro ideale, e attraverso la disposizione degli elementi in relazione alle “regole” derivate dagli studi intende farne emergere la forma, o rincorrerne le variabili che la trasformano in un rinnovato spazio acustico-visivo. (Emanuela Mentuccia)
L’Installazione con gli Olofoni
L’installazione “Gioco del Centro” è concepita a partire dagli studi che Emanuela Mentuccia ha effettuato sull’architettura del luogo. Una duplice disposizione degli Olofoni sul livello superiore del giardino e sul piano basso incrociano i lobi di emissione sonora in modo da costruire un’area d’ascolto coerente alla geometria risultante dagli studi sulla sezione aurea sopra descritta. L’installazione è concepita per diffondere opere acusmatiche di compositori internazionali di diverse generazioni. La diffusione musicale è estremamente dettagliata e converge verso un punto centrale della geometria aurea del giardino. Lo spazio circostante offre la possibilità di ascoltare i diversi modi con cui i lobi di proiezione sonora stereofonica s’incrociano e il pubblico può muoversi o stazionare e scegliere liberamente la propria posizione d’ascolto. (Laura Bianchini – Michelangelo Lupone)
OLOFONI
Gli Olofoni-proiettori sonori sono sistemi di diffusione del suono a forma di parabola, progettati dal compositore Michelangelo Lupone e realizzati al CRM, per ottenere un’emissione controllata multifonica nello spazio d’ascolto: la parabola riflette il suono di un altoparlante posto a distanza focale e le onde acustiche di tipo conico provenienti dall’altoparlante vengono raddrizzate producendo un fascio coerente che può raggiungere grandi distanze con la minima dispersione d’energia. Un programma di controllo permette, anche in luoghi aperti, di ottenere sofisticate spazializzazioni, come la scultura del fronte sonoro.
EMANUELA MENTUCCIA
Architetto, laureata cum Laude all'Università La Sapienza di Roma (relatori C. Terzi e M. Lupone) con una tesi innovativa sull'architettura materiale e virtuale in cui luce, suono e materia sono i protagonisti. È da sempre alla ricerca di un “segno totale” che coniughi arte, architettura, cultura e tecnologia. Si occupa di allestimenti d'arte e della luce in ambito museale, in siti archeologici e monumentali di interesse straordinario e in sedi istituzionali e culturali. Da anni affianca il CRM-Centro Ricerche Musicali di Roma. Collabora con compositori e artisti visivi.
CRM – Centro Ricerche Musicali
Il Centro Ricerche Musicali è leader in Italia per la creazione musicale, la progettazione e realizzazione di strumenti “aumentati” e tecnologie per la diffusione e spazializzazione del suono (Planofoni©, Olofoni, Guide del suono...). Al suo interno operano compositori, artisti visivi, ricercatori scientifici che hanno realizzato opere d’arte interattive in grado di trasformarsi in relazione all’ambiente e che integrano la musica alle forme plastiche, allo spazio d’ascolto, al contesto architettonico.