Se il repertorio del Quartetto di Sassofoni si arricchisce costantemente, fin dalla metà del secolo scorso, è probabilmente perché la combinazione di questi quattro strumenti della stessa famiglia possiede una ricca varietà di timbri, di tecniche e di possibilità espressive. Lo vediamo ad esempio nelle sofisticate elaborazioni di Silvi, nel vitalismo ritmico e la melanconia dolente di Ligeti, nel flusso instabile timbrico e temporale di Blanco Tejero, nella complessa articolazione di Aperghis, per giungere alla fusione completa dei quattro strumenti in voce sola, sofisticata, lenta e di lunga “degustazione” nel lavoro di Béranger.
Giuseppe Silvi
Phasor (*) per sassofono e dispositivo di diffusione sferico S.T.ONE
Michele D’Auria sax alto
Gyorgy Ligeti
Sechs Bagatellen versione per quartetto di sax
George Aperghis
Jeux à Quatre per quattro sax contralti
Antonio Blanco Tejero
Versus per quartetto di sax
Sébastien Béranger
Maqâm (**)per quartetto di sax ed elettronica su traccia
SAXATILE Enzo Filippetti, Danilo Perticaro, Filippo Ansaldi, Michele D’Auria
Direzione musicale Enzo Filippetti
*prima assoluta; ** prima in Italia
Georges Aperghis
Vive e scrive a Parigi dal 1963. Il suo lavoro è notevolmente caratterizzato da ricerche che riguardano linguaggi e significati. Le sue composizioni,sia strumentali, vocali o teatrali, esplorano i bordi dell’intellegibile. Egli ama creare brani cangianti che gli permettano di tenere attivo l’ascoltatore. La sua musica si sussegue in un dialogo con altre forme d’arte ed è stimolata dalla sua apertura mentale alle discipline intellettuali, scientifiche e sociali. Condivide collaborazioni artistiche e processi creativi con comici, musicisti, vocalist, danzatori e visual artists.
Sébastien Béranger
Ha studiato al conservatorio di Reims e Lille. Quindi entra nella classe di Composizione al Conservatorio di Parigi, dove egli diventa esperto in Analisi Musicale, Composizione e Composizione con Nuove Tecnologie.
Allo stesso tempo continua la sua formazione all’università ottendendo una laurea specialistica e un dottorato in musicologia. Ha partecipato a molti concorsi internazionali posizionandosi sempre molto bene. Le sue opere originali sono state suonate da Desjardins, Deshayes e molti altri.
Antonio Blanco Tejero
Ha studiato Composizione presso i Conservatori di Milano e Siviglia. Ha insegnato Pianoforte, Teoria della Musica, Armonia e Composizione in molti Paesi. È pianista accompagnatore, direttore di teatro, d’orchestra, di coro. Relatore in diverse Master Class sulla musica contemporanea e Manager di concerti di Musica Classica e Contemporanea all’Istituto Cervantes di Milano.
La maggior parte della sua produzione musicale si concentra sulla musica contemporanea, sebbene abbia scritto opere per altri generi come colonne sonore, jazz e musica folcloristica latinoamericana.
György Ligeti
Tra i più grandi protagonisti della musica del XX secolo, dopo la rivoluzione in Ungheria del 1956 si trasferisce a Vienna. Per capire la sua musica bisogna riferirsi all’evoluzione scientifica degli ultimi cinquant’anni, e soprattutto le ricerche che si sono svolte in settori come la cibernetica o la teoria dell’informazione. Questo suo interesse si è sviluppato soprattutto negli ultimi anni con la computer music, ma già nel 1962, con il Poème Symphonique per 100 metronomi, traduce in musica l’idea del passaggio dall’entropia, cioè dal disordine, ad organizzazioni impreviste e materializza il concetto di "automa".
Giuseppe Silvi
È docente di Musica Elettronica per i Corsi di Base del Conservatorio Santa Cecilia presso l’Istituto Nazareth di Roma ed Elettroacustica per il Master Sonic Arts dell’Università̀ di Roma Tor Vergata. La sua attività di ricerca lo ha portato ad approfondire i concetti di spazio e dimensioni musicali fino alla costruzione di prototipi elettroacustici e software per la produzione musicale. È membro dello staff del Festival Internazionale di Musica Elettronica del Conservatorio Santa Cecilia per la cura della regia del suono dei concerti. È tecnico del suono specializzato in registrazione e post-produzione surround.
Interpreti:
Saxatile [modulable sax ensemble]
Di recente costituzione, è un progetto realizzato da un’idea di Enzo Filippetti specificamente rivolto all’esecuzione della musica contemporanea, nei suoi molteplici aspetti, con un orientamento diretto alla ricerca e all’instaurazione di un rapporto dialettico con altri artisti e con i compositori. I componenti, emanazione del Conservatorio di Roma, possono vantare una solida, variegata esperienza.