SAXATILE

© M. Iacobucci © M. Iacobucci

Mercoledì 13 luglio, ore 20:45
GOETHE-INSTITUT | Auditorium
Concerto del QUARTETTO SAXATILE

Biglietto intero € 10
Biglietto ridotto € 7 (< 26, >65, DSA)

ALESSIO GABRIELE Alpha Aurigae per quartetto di saxofoni ed elettronica dal vivo (prima assoluta, creazione per ArteScienza
FAUSTO SEBASTIANI Now’s the sax versione per quartetto di sax (prima assoluta)
JUAN G. ARROYO Sikuri IV per quartetto di saxofoni ed elettronica dal vivo (prima italiana)
EDOARDO MARIA BELLUCCI Salat rituale per quartetto di saxofoni ed elettronica dal vivo  (prima assoluta)

DANILO PERTICARO sax soprano
MATTIA CATARINOZZI sax alto
ENZO FILIPPETTI sax tenore
MAURIZIO SCHIFITTO sax baritono

“Sikuri è il suonatore di Siku, il flauto di Pan. Ispirato dalla tecnica del flutage, l’Autore, ha costruito filtri elettronici ottenendo una miriade di varietà dei suoni, un “velo” capace di trasfigurare quello acustico in un vago mondo occulto di sonorità sconosciute o dimenticate, sommerse nell'inconscio onirico. Salat riecheggia un rituale d’ascolto dal carattere fortemente celebrativo. Le linee melodiche derivano dalla trascrizione di linee vocali del rituale della preghiera funebre musulmana: Ṣalāt al-Janāzah. Il segnale degli strumenti elaborato dall’elettronica dal vivo risulterà come “evocato” gradualmente dal suono acustico. Alpha Aurigae è la stella più brillante della costellazione dell'Auriga, composta da quattro stelle non distinguibili. Il brano nasce dalla suggestione di tradurre in suono alcune delle relazioni dinamiche del corpo celeste, esplorando le peculiarità del quartetto come in un “telescopio”, per un’indagine profonda di ciascuno dei corpi risonanti o di restituire, semplicemente, un bagliore di meraviglia. In Now’s the sax, l’Autore intende ritrovare un dialogo con tracce di altre scritture sovrapponendo elementi musicali ispirati al parkeriano Now’s the time a gesti tipici della scrittura contemporanea, portando il quartetto a eseguire passaggi musicali sempre più ardui. Il brano, nella versione per quartetto ed in prima assoluta, rientra in Microcosmo 60/30 dedicato ai 30 anni di attività di Fausto Sebastiani.” (Enzo Filippetti)

Alpha Aurigae (2022)
Alpha Aurigae è la stella più brillante della costellazione dell'Auriga, la sesta dell’intero firmamento con luminosità variabile nel tempo. È composta da quattro stelle non distinguibili a occhio nudo, articolate in due distinte coppie avvolte in una danza che le tiene in equilibrio. L’omonimo brano nasce dalla suggestione di poter tradurre in suono alcune delle complesse relazioni dinamiche che fanno vivere e splendere i quattro corpi celesti come una massa unitaria, un’esperienza di indagine in cui la possibilità di guardare il quartetto di sassofoni sempre più da vicino, di esplorare le peculiarità di ciascuno e le interazioni che variano fra essi nel tempo, consente di scoprire vibrazioni e colori attraverso l’uso di tecniche esecutive estese e originali che comprendono anche l’impiego di ance leggere sviluppate appositamente per l’opera. Alla elettronica è affidato un ruolo ora di contrappunto stretto con gli strumenti, ora di creazione di un ambiente sonoro che li abbraccia e li integra, come un “telescopio” capace di indagare le caratteristiche più profonde dello spettro energetico di ciascuno dei corpi risonanti o di restituire, semplicemente, un bagliore di meraviglia.

Now’s the sax (2022)
In Now’s the sax, intendo ritrovare un dialogo con tracce di altre scritture e presentare alcune parti con funzione di solista. Non vi è un unico strumento solista, questo ruolo viene assegnato di volta in volta a un sax diverso. Lui ha una parte musicale più complessa, ed assume anche il ruolo di guida, portando il quartetto a eseguire passaggi musicali sempre più ardui. Si riesce così a ricercare una dimensione espressiva e sonora di insieme. Sul piano linguistico sono presenti elementi musicali ispirati al brano Now’s the time di Charlie Parker, sui quali si sovrappongono gesti tipici della scrittura contemporanea, come ad esempio i suoni “multifonici”. Il brano, nella versione per quartetto ed in prima assoluta, rientra in Microcosmo 60/30 dedicato ai 30 anni di attività di Fausto Sebastiani.

Sikuri IV
Sikuri significa suonatore del flauto di Pan. Questo strumento del Sud America ha ispirato la scrittura di quest'opera nella forma e nei modi di produzione del suono. Il Siku, lo strumento, può essere suonato in due modi e in due luoghi diversi: in città, in questo caso tutte le note sono suonate dal musicista stesso; in campagna, in questo caso i musicisti sono due ed ognuno suona delle note specifiche. Questa tecnica ha bisogno di meno soffio, molto utile in altitudine. Inoltre, la sincronizzazione tra i due musicisti produce un effetto stereo. Lavorando sullo strumento Siku, mi sono reso conto della quantità dei suoni che potevano nascere dal movimento e dalla posizione che si dava alla bocca, come un filtro. Perciò, ho deciso di utilizzare lo stesso procedimento nell'elettroacustica attraverso l'utilizzo di vari filtri che cambiano il suono del sassofono. Questa tecnica mi ha permesso di ottenere quasi una «tendina» capace di mascherare il suono dello strumento permettendomi di immaginare un mondo occulto, pieno di suoni sconosciuti o semplicemente abbandonati, sommersi nell'incosciente che solo la distanza mi permette di sognare.

Salat (2020)
Il brano “Salat-” vuole essere un rituale d’ascolto dal carattere fortemente evocativo. Le linee melodiche affidate ai quattro saxofoni derivano tutte dalla trascrizione e successiva riorchestrazione di linee vocali desunte dal rituale della preghiera funebre musulmana Ṣalāt al-Janāzah ( الة الجنازة ). Anche la forma della composizione è legata alla struttura della stessa preghiera. L’elettronica è interamente generata dal vivo attraverso l’elaborazione in tempo reale del segnale dei quattro strumenti ed è pensata per circondare completamente lo spazio acustico dell’ascoltatore. Non vi è alcuna interazione tra l’esecuzione degli strumentisti e l’articolazione del suono elettronico: quest’ultimo infatti risulterà come “evocato” gradualmente dal suono acustico del quartetto.

 

ALESSIO GABRIELE
Compositore, violinista e informatico è interessato alle relazioni fra scienza e musica, prassi esecutiva e compositiva della tradizione storica e sperimentazione di linguaggi espressivi contemporanei, modalità di produzione, esecuzione e fruizione di opere musicali e intermediali attraverso il mezzo elettronico. I suoi lavori compositivi, comprendono musica mista con strumenti acustici e aumentati, brani acusmatici, opere audiovisive, opere elettroacustiche, installazioni sonore d’arte interattive e adattive. Dal 1998 svolge attività concertistica come violinista in Italia e all’estero. Dal 2008 collabora con il CRM – Centro Ricerche Musicali di Roma come compositore e ricercatore. È docente di ruolo di Multimedialità presso il Conservatorio dell’Aquila.

FAUSTO SEBASTIANI
Diplomato in Composizione e in Musica Elettronica presso il Conservatorio "Santa Cecilia" di Roma. Si è perfezionato con Salvatore Sciarrino mentre a Darmstadt ha seguito seminari con Elliott Carter, Iannis Xenakis, Brian Ferneyhough e a Parigi ha frequentato l’IRCAM. Realizza composizioni orchestrali e strumentali in cui ricerca un controllo globale di tutti i parametri sonori osservati sotto l’aspetto unificante della percezione. Tra i suoi ultimi lavori: Anita (2021), Erratic Time (2021)(La Biennale di Venezia - 64 Festival di Musica Contemporanea), Delwende, alzati salva tua madre! (2019).

JUAN G. ARROYO
Compositore in residenza al Center Henri Pousseur (2014), all'IRCAM (2015), all'Art Zoyd Music Creation Center, membro dell'Académie de France a Madrid-Casa de Velazquez (2016/17) e a Roma-Villa Medici (2017/2018), attualmente in residenza alla National Orchestra of Peru. Ha studiato Composizione ai conservatori di Lima, Bordeaux e Parigi ed è stato allievo di Allain Gaussin, Brian Ferneyhough, Heinz Holliger, Henri Pousseur, Jean-Yves Bosseur, Luis Naón, Mauricio Kagel, Michael Levinas e Stefano Gervasoni. Ha vinto diversi premi e ha ricevuto importanti commissioni e i suoi lavori sono eseguiti in numerosi festival e da prestigiosi ensemble e musicisti. Il suo lavoro compositivo è articolato intorno al Realismo Magico Sonoro attraverso diverse tecniche di ibridazione del suono: nel 2014 costruisce i TanaInstruments, nuovi strumenti capaci di trasmutare il suono, con cui ibrida gli indici percettivi del suono, rivelandone la natura evocativa e irrazionale e esplorandone i diversi gradi e sfumature, passando dal concreto all'astratto, dalla materialità all'immaterialità.

EDOARDO MARIA BELLUCCI
Si laurea nel 2021 al biennio specialistico di Musica Elettronica presso il Conservatorio "Santa Cecilia" di Roma. Come compositore la sua attività predilige la composizione contemporanea elettroacustica e strumentale, includendo anche colonne sonore, opere intermediali ed installazioni. È vincitore del concorso Nazionale di Composizione Elettroacustica “Il Viandante sulle Mappe 2021” indetto dall’associazione “Ti con Zero” con il suo ultimo brano acusmatico Free Field, interazione/riflessione. È fondatore e titolare dello studio e laboratorio musicale “Diacronie Lab” all’interno del quale svolge prevalentemente attività di tecnico del suono e sound designer per musica e cinema.

ENZO FILIPPETTI
E’ professore di Saxofono al Conservatorio “S. Cecilia”. Da trentacinque anni commissiona nuove opere, realizza prime esecuzioni, incide CD  e tiene concerti in tutto il mondo.

MAURIZIO SCHIFITTO
E’ professore di Saxofono al Liceo Musicale “G. Bruno” di Roma. Si è diplomato in Saxofono con Santoloci e Filippetti, in Clarinetto ed è specializzato in Sostegno (Università di Palermo).

MATTIA CATARINOZZI
Ha studiato al Conservatorio “S. Cecilia” con Santoloci e Giuliani, a Lugano e Madrid. Ha suonato a Shanghai, Zurigo e Milano.

DANILO PERTICARO
Ha tenuto concerti in prestigiosi teatri e festival a Göteborg, Huddersfield, Teheran e Roma. Ha eseguito in prima assoluta oltre 30 composizioni e incide per la EMAvinci.